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Apprendimento esperienziale: ”Aiutami a fare da solo”

“Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara”.
Fin dai primi respiri ogni individuo, connettendosi all’ambiente che lo circonda, apprende. Il termine “apprendere” deriva dal latino “apprendère” che significa prendere, afferrare con la mente, impossessarsi di qualcosa. È, dunque, attraverso l’attività, l’azione e l’esperienza che tutti noi ci impossessiamo di ciò che ci è utile per accrescere il nostro sapere. Il termine esperienza, dal latino “exeperentia”, indica, invece, la conoscenza personalmente acquisita con l’osservazione e l’uso o la pratica di una determinata sfera della realtà. Ecco che ci appare chiaro il significato di “Apprendimento esperienziale”, ovvero un apprendimento che non si basa su concetti precostituiti e contenuti esclusivamente nei libri, ma un apprendimento strettamente correlato con l’interazione e la sperimentazione della realtà. Un apprendimento, dunque, che connette insieme cuore (sviluppo emotivo), mente (sviluppo cognitivo), mano (sviluppo pratico-professionale). Sperimentando la realtà si vivono esperienze e si provano emozioni e sentimenti. E si sa che quando ci sono di mezzo le emozioni ciò che si apprende si ricorda a lungo.

“Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari” (Montessori)

Mettendo in evidenza ciò vogliamo ricordarvi quanto sia importante stimolare i nostri piccoli a fare da soli e a creare per loro un ambiente di apprendimento ricco di stimoli, attraverso il quale possano apprendere saperi e competenze . “Aiutami a fare da solo” era il motto della nota pedagogista Montessori. Un invito a lasciare i bambini liberi di fare le loro esperienze , perché se fanno capiscono e apprendono. 

Come aiutare i bambini a “fare da soli”?

Errori da non fare

Uno degli errori più comuni di noi adulti è quello di sostituirci ai piccoli facendo le cose al posto loro, a volte perché non si ha tempo e altre volte perché ci si fa travolgere dalle preoccupazioni e dall’ansia di dover avere tutto sotto controllo. Questo è un comportamento sbagliato, in quanto, così facendo non permettiamo ai nostri bambini di essere autonomi e di poter mettere in pratica la loro capacità di problem solving. Inoltre quando ci sostituiamo a loro il messaggio che diamo è: lo faccio io perché tu non sei capace! E’ opportuno, dunque, imparare a fare le cose NON al posto dei bambini ma INSIEME a loro.

 


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Quali sono le attività che possiamo fare insieme ai nostri bambini per “aiutarli a fare da soli”?

 Ci sono moltissime attività che possiamo fare insieme ai bambini per stimolarli a fare da soli. Di seguito qualche spunto:

Gli Atelier : laboratori di esperienze
Possiamo partecipare o organizzare dei piccoli Atelier in cui i bambini possano sperimentare creativamente le loro idee. Nell’atelier si possono esplorare e praticare le arti grafiche, pittoriche, la musica, la fotografia, la narrativa animata, i linguaggi visivi e multimediali, la manipolazione dei materiali. Molte scuole e centri per l’infanzia organizzano atelier di questo tipo dove tutti i linguaggi dei bambini vengono stimolati.

Activity Board: Tavola Montessori
Possiamo realizzare per i nostri piccoli un pannello con diverse attività per giocare e sviluppare l’apprendimento, la manualità e l’attenzione alle cose. La tavola deve incuriosire e stimolare la creatività dei bambini e dunque deve essere ricca di cose da fare : attività sensoriali, manipolative, di problem solving e così via. Possono essere utilizzati diversi materiali in base all’età: stoffa, cotone, feltro, spugna, lana, cerniere, bottoni, bottiglie di plastica, cannucce, cartone ondulato, sonagli, tappi in sughero etc.

Sandbox: la scatola della creatività
Uno strumento che può essere utilizzato a casa o a scuola è la Sandbox, ovvero la scatola della sabbia. È una scatola in legno contenente sabbia e materiali naturali come bacche, foglie, legnetti, sassolini, conchiglie, rami, frutta secca etc, in cui i bambini possono costruire liberamente. È uno strumento educativo che mira ad avvicinare i bambini al contatto con gli elementi naturali stimolando l’apprendimento creativo.

Una gita all’aperto: conoscere il mondo
Trascorrere delle giornate all’aperto in famiglia può essere un momento molto entusiasmante per condividere racconti, storie e saperi. La curiosità dei piccoli è forte di fronte alle bellezze della natura: alberi, fiori, frutti, farfalle, uccellini, pecorelle, mucche, case, paesaggi. Un momento speciale per stare insieme giocare e scoprire il mondo.

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Mash&Co: app interattiva
Mash&Co è un’applicazione per tutta la famiglia basata sulla storia di amicizia tra Mash e Peeriwinkle che intraprenderanno insieme un viaggio per risolvere l’improvvisa siccità che ha colpito la foresta. Attraverso dei cartoni e dei mini giochi interattivi i piccoli esploreranno un mondo magico affrontando tematiche importanti come la consapevolezza ecologica e la condivisione di esperienze. Mash&Co, non avendo voci fuori campo, permette ai bambini di interagire con le storie liberamente, senza costrizioni, stimolando la loro capacità di problem solving, la loro creatività e il pensiero divergente. I genitori, oltre a divertirsi e giocare insieme ai piccoli, possono controllare e monitorare i loro progressi attraverso un pannello specifico.


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L’autrice
Letizia Grasso, Pedagogista
“Tutti i grandi sono stati bambini, ma pochi di essi se ne ricordano” Questa frase è impressa nel mio cuore. La bambina che si meraviglia delle piccole cose è sempre con me. Credo fermamente che la scuola debba puntare sulla costruzione autonoma delle conoscenze attraverso il contatto diretto con il mondo esterno e, dunque, tramite le esperienze di vita. Una scuola aperta alla vita e che dalla vita stessa apprende. Una scuola che insegni a osservare ogni piccola cosa, a meravigliarsi e a porsi domande. Una scuola che formi degli adulti che sappiano riflettere e mettere in relazione mente e cuore”.